Come scegliere una motopompa


Se devi svuotare la piscina, la cantina allagata o semplicemente annaffiare il giardino, la soluzione ideale è una motopompa. A motore diesel oppure a benzina, a due o quattro tempi, facile da usare, affidabile e robusta, potrà esserti utile in mille modi. Portata, pressione, prevalenza: segui la nostra guida!

I principali criteri di scelta di una motopompa

Una motopompa può essere scelta secondo diversi criteri:

    • la natura dell'acqua pompata che dipende dalla granulometria dei materiali in sospensione (MiS); l'acqua può dunque essere molto carica (MiS ≥ 20 mm), carica (MiS ≤ 20 mm), chiara (impurità ≤ 5 mm);
    • la prevalenza, ovvero il dislivello, espresso in metri (m), tra la motopompa e il punto di mandata;
    • la profondità di aspirazione misurata in metri (m), max. 8 m;
    • la portata espressa in litri/minuto (l/min) o metri cubi all'ora (m3/h) ;
    • l'autonomia in ore di utilizzo;
    • la motorizzazione in base alla frequenza di utilizzo: un motore a benzina a 2 tempi sarà adatto per uso occasionale e basso fabbisogno di pompaggio, un motore a benzina a 4 tempi per uso occasionale o frequente mentre un motore diesel è da preferire in caso di uso intensivo;
    • la pressione se la motopompa aziona apparecchiature che richiedono una pressione di ingresso definita, si misura in bar (bar);
    • la lunghezza del tubo di mandata tra la motopompa e il punto di mandata dell'acqua (misurata in metri) per stimare le perdite di carico (1 m = 1 bar = 10 mca cioè metri colonna d'acqua).

A seconda dell'uso e delle informazioni fornite dai produttori, potrebbe essere necessario calcolare la prevalenza manometrica totale H(u)sommando la prevalenza (m), la pressione desiderata nel punto di mandata (considerando 1 bar =10 mca) e le perdite di carico (m).

Che cos'è una motopompa

Una motopompa pompa l'acqua da un punto A ad un punto B, mediante un motore a combustione interna. Il principio di funzionamento è relativamente semplice: un motore a scoppio aziona una pompa idraulica con girante, turbina o pale, creando una depressione nel punto d'aspirazione e una sovrapressione al punto di mandata. Il motore a combustione può essere diesel o a benzina, a 2 o 4 tempi. A seconda del tipo di motopompa, l'acqua viene aspirata ad una determinata profondità (max 8 m) per essere erogata ad una determinata altezza e sotto pressione.

Portatile e autonoma, la motopompa è la soluzione di pompaggio più versatile e facile da usare. In breve, si tratta di una pompa di superficie accoppiata ad un generatore. La sua installazione è raramente fissa. Le parti soggette ad usura sono poche, la manutenzione è semplice e la durata d'esercizio è generalmente elevata se la motopompa viene utilizzata correttamente e sottoposta a regolare manutenzione. Le motopompe dispongono generalmente di avvio a strappo. Attenzione: per il pompaggio a profondità superiori a 8 metri viene utilizzata la pompa sommersa.

La granulometria: la natura delle acque da pompare

La dimensione delle particelle, o passaggio granulometrico, determina il diametro massimo dei detriti e dei materiali in sospensione (MiS) che possono essere pompati dalla motopompa. Poiché il passaggio granulare delle pompe non è standardizzato, i valori di ingresso variano fino a 5 mm in una stessa classe da un produttore all'altro (controlla sempre il valore consentito).

Acque chiare

 


undefined

Per acque chiare si intende l'acqua della piscina, l'acqua captata da un fiume (il prelievo deve essere sempre autorizzazione) o l'acqua di un pozzo. Le motopompe per acque chiare offrono un passaggio granulare molto basso, < 5 mm. Oltre questa dimensione, i detriti risucchiati possono intasare il corpo della pompa.

Acque cariche o d'inondazione

 


undefined

Le acque nere, le acque d'inondazione, l'acqua di uno stagno o di un acquitrino, possono essere cariche di solidi in sospensione, per questo motivo qualsiasi motopompa utilizzata per sollevare questo tipo di acque deve ammettere un passaggio granulare compreso tra 10 e 20 mm.

Acque molto cariche

 


undefined

Le acque molto cariche hanno detriti di granulometria superiore a 20 mm. Queste acque corrispondono al fango, all'acqua di inondazione o a qualsiasi acqua carica (carta, salviette, ecc.). Il loro passaggio granulare è superiore a 20 mm. Per facilitare il passaggio dei MiS, alcune motopompe sono provviste di un trituratore a girante che serve a frantumare i detriti per facilitarne il passaggio.

Acque aggressive

Le acque aggressive sono rappresentate dall'acqua di mare, dai prodotti petroliferi non esplosivi, ecc. Questo utilizzo molto specifico richiede involucri per pompe più resistenti e materiali previsti per questo uso. Allo stesso modo, la temperatura del liquido pompato può essere un criterio di selezione. Verifica sempre quali sono le temperature consentite in °C dalla motopompa.

Motore a benzina o diesel

Motopompa a benzina

 

I motori a benzina sono raccomandati per un uso occasionale, sono più silenziosi dei loro omologhi diesel e sono per lo più rappresentati da motori a 4 tempi. La manutenzione è equivalente a quella di qualsiasi altro motore e si limita a controlli regolari del livello dell'olio, del filtro dell'aria e della candela. L'avvio è più facile, anche dopo un lungo periodo di inattività. Dal punto di vista dei costi, il motore a benzina è meno costoso del motore diesel e rimane più leggero da maneggiare. Le motopompe di cilindrata più piccola sono disponibili anche con motori a 2 tempi e funzionano a miscela (benzina + olio nello stesso serbatoio).

Motore diesel

I motori diesel sono raccomandati per un uso intensivo e regolare. Generalmente equipaggiano motopompe ad alta potenza (soprattutto quelle utilizzate contro gli incendi) e sono molto più rumorosi. La manutenzione è più complessa, così come il loro avviamento: le motopompe di grandi dimensioni hanno un avviamento elettrico. Una motopompa con motore diesel è più costosa di una motopompa a benzina, la manutenzione è più frequente e più accurata: starter, candelette, filtri, livello dell'olio, iniettori. Le unità diesel sono spesso montate su un telaio dotato di ruote per facilitarne la movimentazione.

Effetto della cilindrata sulle prestazioni della motopompa

La cilindrata di un motore si misura in centimetri cubi (cc o cm³), è in relazione al volume della camera di combustione del cilindro e determina in parte la potenza del motore, che a sua volta è dimensionata secondo le caratteristiche di pompaggio desiderate. A parità di caratteristiche di pompaggio, si dovrebbe preferire una motopompa più potente di cilindrata maggiore perché, a parità di prestazioni, la sua velocità è inferiore e ciò preserva il motore.

Portata, pressione, H(u): le caratteristiche chiave di una motopompa

Portata: m³/h o litri/min.

La portata è la caratteristica che determina il volume di acqua pompata dalla pompa in un dato periodo di tempo. Espressa in metri cubi all'ora (m³/h) o in litri al minuto (l/min), viene scelta in funzione del volume d'acqua da pompare e del tempo a disposizione. Considera che 6 m³/h è pari a 100 l/mine che la portata varia in funzione della profondità di aspirazione e dell'altezza del punto di mandata, perché a parità di diametro del tubo e di pompa, maggiore è il dislivello minore è la portata. Al contrario, più i punti di aspirazione e di mandata sono vicini in altezza, maggiore sarà la portata.

Pressione

La pressione definisce la forza dell'acqua alla mandata; è in funzione della portata e della sezione del tubo e viene misurata in bar. È un dato irrilevante nel caso che la motopompa sia utilizzata solo per prelevare acqua, ma è decisivo se la motopompa è collegata a dispositivi che richiedono una pressione di ingresso specifica (per esempio un impianto di irrigazione). Molti produttori danno la prevalenza manometrica totale H(u) misurata in metri (m). Considera, per la corrispondenza, che un bar equivale a 10 mca (metri colonna d'acqua). Inoltre, la pressione va di pari passo con la portata, è una delle leggi dell'idraulica: a parità di portata la pressione varia a seconda della sezione del tubo di scarico.

Esempio: una pompa con una pressione utile (all'uscita della pompa) di 2,5 bar o 25 mca dà, se la mandata è alla stessa altezza della pompa, 2,5 bar di pressione all'uscita. Se lo scarico si trova a 10 m sopra la pompa, sarà disponibile solo 1,5 bar in pressione di uscita.

H(u): prevalenza manometrica totale

La prevalenza manometrica totale riassume una situazione di pompaggio. Si calcola cioè sommando la prevalenza di aspirazione H(a) tra il punto d'acqua e la pompa, la prevalenza di mandata H(m) tra la pompa e il punto di mandata, la pressione di uscita richiesta in bar e le perdite di caricoriassunte dalla lunghezza della tubazione di mandata e dei raccordi (10 m = 1 bar oppure aggiungere il 10%).

Esempio di una situazione di pompaggio

  • H(a): 3 m (il fondo di una piscina per esempio con la pompa a terra)
  • HR: 2 m (distanza che separa la motopompa da un sistema di drenaggio di tipo fognario)
  • Pressione richiesta: 2 bar (cioè 20 mca)
  • Perdite di carico: 10% a causa della lunghezza dei tubi e dei raccordi.

Calcolo

  • [H(a) + H(m) + pressione in mca] + perdite di carico = (3 + 2 + 20) + 10% = 27,50 m

Importante

Se l'altezza di aspirazione è di 8 m o più, devi scegliere una pompa sommersa, poiché l'aspirazione è troppo elevata per qualsiasi motopompa.

Curva caratteristica

 


undefined

Poiché la correlazione tra portata, pressione e prevalenza manometrica totale non è necessariamente ovvia per tutti, i costruttori di pompe spesso indicano la relazione tra tutti questi parametri mediante una curva caratteristica delle prestazioni, di facile lettura. La curva mostra la corrispondente portata per una data prevalenza di mandata. Non esitare a consultarla.

Adescamento, autonomia e peso: criteri di comfort di utilizzo

Pompa autoadescante e pompa ad adescamento manuale

Una motopompa autoadescante è una motopompa che non necessita di riempimento del condotto di aspirazione, può quindi pompare l'acqua direttamente senza un intervento manuale e senza rischio di surriscaldamento. Le motopompe ad adescamento manuale richiedono un intervento manuale di adescamento ad ogni avviamento (a tal fine è previsto un serbatoio apposito). Oggi, la maggior parte delle motopompe sono autoadescanti per maggior facilità d'uso e risparmio di tempo all'avviamento.

Autonomia d'uso

Questo aspetto è importante, soprattutto se si prevede di spostare la motopompa per utilizzarla in posti diversi. Misurata in ore, l'autonomia corrisponde al consumo di carburante e alla capacità del serbatoioed è espressa in numero di ore di funzionamento per pieno di carburante.

Peso del gruppo pompa

Il peso delle motopompe varia tra 8 e 100 kg e dipende dalle caratteristiche della pompa. Le motopompe più pesanti hanno un telaio su ruote per una facile movimentazione. A parità di caratteristiche e per l'utilizzo nomade, orientati su una motopompa più leggera.

Filtro e tubo flessibile di aspirazione: gli accessori necessari per il pompaggio

Il filtro di aspirazione

 


undefined

Il filtro di aspirazione si trova all'estremità del tubo flessibile ed è il primo filtro perché immerso nell'acqua da pompare. Realizzato in ottone con un filtro in acciaio inossidabile, deve avere dimensioni adatte al tubo di aspirazione (spesso in 1 pollice, 26 x 34 mm).

I raccordi

 


undefined

I raccordi sono utilizzati per collegare i tubi flessibili tra loro e alla pompa secondo le necessità. In un impianto fisso, possono essere realizzati con gomiti o anche raccordi a T. I cambi di direzione costituiscono perdite di pressione.

Il tubo di aspirazione

 


undefined

Il tubo di aspirazione è disponibile in diversi diametri (1 pollice, 2 pollici...). Dipende dalle caratteristiche di pompaggio della motopompa.

Utilizzo corretto di una motopompa in 5 punti

  1. Indipendente dal tipo di motopompa scelto, è indispensabile prestare attenzione alla manutenzione del motore raccomandata dal costruttore. Cambiare l'olio, pulire e sostituire le candele e pulire il filtro dell'aria per garantire un funzionamento ottimale del motore.
  2. Prima di ogni utilizzo, controllare il livello dell'olio, lo stato del filtro dell'aria e il livello del carburante.
  3. Se la pompa non è autoadescante, riempi il serbatoio previsto a questo scopo con acqua ad ogni tentativo di avviamento (altrimenti c'è il rischio di surriscaldamento e grippaggio del motore).
  4. Controllare la tenuta dei vari collegamenti ogni volta che si utilizza la pompa, soprattutto se la pompa è potente.
  5. Gli incidenti causati da tubi non fissi sono frequenti. In caso di rottura di un giunto, spegnere la motopompa prima di intervenire su di essa.